Accrescimento delle Cipree

Quando la piccola ciprea incomincia a formarsi, il nicchio (o conchiglia) si avvolge a spirale su se stesso, come avviene in tutti i Gasteropodi, dando presto luogo ad una conchiglia fragile, con l’ultimo giro che ricopre per tutta l’altezza i giri precedenti, ed il labbro non ancora ripiegato su se stesso: questa forma molto immatura prende il nome di oliva; successivamente, il labbro si ripiega all’interno, dando luogo alla classica struttura tondeggiante della ciprea, che all’inizio è ancora estremamente sottile, e che viene definita bulla. L’asse columellare (o columella), attorno al quale avviene l’avvolgimento, che nelle cipree è presente, in altre famiglie è virtuale, non risulta visibile, mentre dei giri embrionali rimane spesso traccia nella parte posteriore del nicchio: l’apice, in forma di piccola escrescenza appuntita prende il nome di protoconca e, quando è visibile, si trova in posizione posteriore, al di sopra o appena a sinistra del canale posteriore.

 

La spira, ovvero la traccia dei giri “embrionali”, in alcune specie fuoriesce in forma di piccolo cono dalla parte posteriore della conchiglia, nel qual caso si dice esposta, in altre lo è negli individui subadulti, mentre negli adulti si trasforma in callo spirale più o meno pronunciato. Talvolta questo callo, che nella grande maggioranza dei casi si traduce in un ispessimento irregolare dello smalto, è marcato da una variazione cromatica rispetto al colore del dorso della conchiglia, presentando una tacca spirale che può assumere svariate forme, a seconda della specie. In moltissime specie la spira viene totalmente inglobata nello spesso strato di smalto della conchiglia adulta, e non ne rimane traccia visibile. Quando infine la spira da luogo ad un infossamento circolare si definisce umbilicata.


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